strega dai molti
artifizi
preda di sgomento
improvviso
e di una morte assai
repentina
il tuo viso avrà
un’espressione
che ne renderà la
bellezza
di una perfezione
sublime.
Impassibile nel contemplarti
quale artista macabro e
folle
io dipingerò sopra la
tela
i tuoi ultimi istanti di
vita
il respiro che
s’aggrappa al nulla
e verso il nulla infine
scivola
e diventa solamente un
pensiero.
I tuoi occhi talmente profondi
adesso affrontano il
mesto viaggio
nell’oscuro senza
ritorno
quelle tenebre che la
tua anima
dispensava alla mia
passione
sicché tu, ordunque,
impari
il dolore di un cuore
che implode.
Il tuo corpo sarà gelo intenso
dopo rosa che appassisce
nel vento
io forse avrò un breve
rimpianto
dei tuoi baci, seppure
fasulli
quale poeta lugubre e
invasato
io scriverò sopra la
pergamena
ogni menzogna da te
modellata.
Bevi il mio veleno
strega che mi negasti il
sogno
vittima di sconcerto
inatteso
e di una dipartita mai
programmata
il tuo viso sprecherà
una smorfia
che renderà la mia
vendetta
una soddisfazione
eccellente.
N° 3581 - 9 marzo 2019
Il Custode
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