la splendida carne
per sondare con la
lingua
e con le mie labbra
ogni recondito anfratto
della tua intimità.
Amarti è un’utopia
desiderare di possederti
è questa la priorità
sicché io mi voglio
smarrire
sopra la tua pelle
profumata
in mezzi ai tuoi seni perfetti.
Come un bambino io cerco
il sapore dei tuoi
capezzoli
fragranza del primo
vagito
ed eccitazione
inverosimile
i miei sensi ringraziano
per i brividi che tu
concedi.
Di colpo torno ad essere uomo
in balìa del tuo basso
ventre
le dita sopra il
clitoride
imparano la via verso
l’eden
non posso, non voglio
fermarmi
così io intendo morire!
Amarti sarebbe un delitto
negazione del piacere
assoluto
che soltanto con il
distacco
può regalare emozioni
imparziali
adesso che io sono
prigioniero
nel labirinto della tua
carne.
N° 3583 - 11 marzo 2019
Il Custode
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