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martedì 11 novembre 2014

SOLITUDINE DELL'ANGELO

In ginocchio su questa terra
io raccolgo frammenti di anima
e sulle dita ho la cenere
tra le unghie zolfo e radici
i vetri delle mie lacrime
penetrano dentro le gambe.

Avevo imparato un Dio
che ancora mi ostino a cercare
non lo trovo e resto da solo
a rammendare il dolore.

L’eden è così distante
e non riesco a raggiungerlo
le mie ali faticano
ad affrontare il Maestrale
o forse temono l’inferno
giusto in fondo al baratro
che se soltanto io cadessi
non riuscirei a risalire.

  N° 2816 - 9 novembre 2014

                                                        Il Custode

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