laddove ti sento gridare
ma il filo spinato che stringe
blocca caviglie e pensieri
e cresce che sembra edera
si arrampica sulle mie gambe
dopo lacera muscoli e carni
io affondo nel mare di sangue.
Amore che
fosti la vita
e adesso mi rechi alla morte
io vorrei perdonarti
per avermi insegnato a tradirti
ma il filo spinato che stringe
riduce il mio cuore in poltiglia
dunque io non ho sentimenti
da serbare dentro lo sguardo.
Incespico
sulle tue lacrime
tanto che appaiono dense
tu, ombra di gotico spettro
ti agiti nella mia anima
io vorrei proteggerti
dal baratro delle mie ingiurie
ma il filo spinato che stringe
mi ha reso cieco e insensibile.
N° 2806 - 6 ottobre 2014
Il Custode
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