La terra
inghiottì il mio corpo
risparmiandomi soltanto la testa
ed io li vedevo, quei maledetti
pronti a colpirmi coi loro sassi
io li vedevo ed avevo paura
che sfigurassero il mio dolce viso.
Il più
esagitato prese a berciare
gli altri imbecilli lo imitarono
parole di odio e di religione
accuse malsane verso la mia dignità
parole di odio pregne di falsità
alle quali, adesso, io mi rassegnavo.
All’improvviso,
seguito da un sibilo
il tuono della prima pietra
tracciò una linea nell’aria
dalla mano d’una bestia fanatica
fino al centro della mia fronte
dove si fermò un breve istante.
Rivoli di
sangue sopra il mio volto
io non ebbi il tempo di pensare
poiché tutti cominciarono a scagliare
ed il dolore prese il sopravvento
io imploravo che tutto avesse fine
però quel supplizio pareva eterno.
Qualcuno di
loro ringraziava Allah
ma come può un essere misericordioso
approvare una tale sopraffazione?
dunque io morii piena di rabbia
tra le urla dei vili assassini
ed il silenzio del loro Dio bastardo.
N° 2823 - 21 novembre 2014
Il Custode
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