fatta di sublime silenzio
una immensa distesa
abitata da scintille distanti.
Io ho sete di
pace
ed ho fame di quiete
sicché scivolo inerme
dentro un discreto sogno
e adopero tenui colori
per tinteggiare i pensieri.
Onirico, quasi
scontato
filastrocca da infanzia trascorsa
ed in bilico sopra la brezza
il crepuscolo è un equilibrista.
Io, con la
punta del naso
annuso fragranza di stelle
che crolla sulle mie lenzuola
e si arrampica sopra il cuscino
per sussurrare segreti proibiti
dopo chiedermi i miei desideri.
Il buio è un
mantello avvolgente
sono solo così come volevo
nessuna per la quale vivere
e nessuna per la quale morire.
N° 2808 - 16 ottobre 2014
Il Custode
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