Sento il
bisogno di uccidere
e cerco con chi soddisfarlo
sicché adesso annuso la notte
e scruto ben oltre le stelle.
Queste mie ali
si aprono
ad oscurare la luna intera
qualcuno pensa ad un’eclissi
e fugge a cercare un riparo.
Il mio sguardo
è veloce
quanto lo è quello di un geco
e sibila in mezzo alle onde
di questo mare assopito.
Il mio volo è
silenzioso
come sa essere la morte
che giunge e ti strappa l’anima
senza che tu te ne accorga.
Io leggo sogni
e pensieri
di chi non riesce a vedermi
qualcuno pensa ad un sospiro
e si inginocchia a pregare.
Oltre le dune
ed i boschi
in cerca di carne e di sangue
ma quasi io fossi farfalla
plano invisibile e lieve.
I miei denti
sono tagliole
sono chiodi che addentano gole
ed è una visione sublime
guardare negli occhi chi muore.
Adesso sono
sazio e appagato
ed ululo sulla cima della collina
qualcuno pensa ad un demone
ma io, in realtà, sono un Dio!
N° 2814 - 21 novembre 2014
Il Custode
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