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lunedì 10 novembre 2014

COMPRATEMI UN MAZZO DI FIORI

Io presto sarò vento
appena un trasparente ricordo
lieve quanto una carezza d’amore
e pagherò per la mia colpa
di essere stata stuprata
e di non avere taciuto
dinnanzi alla legge di Allah.

Sarò la pretesa inutile
di essere un ricordo buono
l’illusione fatta di oblio
mentre mi avvio al patibolo
io, destinata a dondolare
sulla melodia della brezza
come fossi una bambola di pezza.

Sarò il coraggio deriso
in questo mondo di vili
io che a fatica trattengo
il mio dolore e le lacrime
ma ho una dignità tale
che proprio non mi consente
di cedere allo sconforto.

Sarò l’utopia del sogno
il cambiamento mai accaduto
io, Rayhaneh l’iraniana
rabbia discreta negli occhi
che diventa tempesta di sabbia
fra le pareti dell’anima
dentro gli anfratti del cuore.

Io presto sarò il nulla
soltanto l’ennesima vittima
in balìa di stolti fanatici
ma non sprecate preghiere
al Dio che mi ha condannata
compratemi un mazzo di fiori
che mi renda dolci le tenebre.

  N° 2813 - 29 ottobre 2014

                                                     Il Custode

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