dove attende la mia salvezza?
E però non riesco a decidere
mentre ascolto i sospiri parlare
martellare dentro la mia testa
come di Ulisse, le sirene.
Nel buio che mi inghiotte
io sono un esausto viandante
che stremato dai ricordi perduti
sembra prossimo alla resa
ma il nemico che io combatto
è all’interno della mia mente.
Un lieve alito di vento
carezza la mia pelle alla muta
dapprima è ghiaccio fastidioso
dopo fiamma che mi divora
forse è quello che adesso provo
il vero senso della pazzia.
Nel fruscio di foglie morenti
i sospiri diventano sorrisi
e steso sotto questa lapide
io ricordo, ma non importa
sono morto e non lo sapevo
e però mi sento bene.
N° 3778 - 8 settembre 2019
Il Custode
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