ma nessuno sentiva
e frammenti di anima
cadevano come coriandoli.
Ricordo i miei occhi
riflessi dentro le nuvole
io abbassavo lo sguardo
ma continuavo a vederli.
Chissà che cosa pensavi
mentre io stavo morendo?
Le parole che mescolavo
diventavano vecchi lamenti.
Scrivevo con parsimonia
sopra gli spicchi del mandarino
e crollavano i suoi semi
come lacrime fatte di fiele.
Poi esplose la eco
diretta verso il cielo terso
immaginavo, e non so chi
ma la pioggia coprì ogni volto.
Poche ciance, sorrisi al declino
stanco di sprecare emozioni
io, nel frattempo, gridavo
seppure nessuno sentiva.
N° 3797 - 27 settembre 2019
Il Custode
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