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giovedì 26 settembre 2019

E TORNASTI AL LAGO

Tu seguisti il drago
sedendo sopra il suo dorso
però, dentro la notte
il tuo pensiero evaporò
allora ne afferrasti la coda
ma sembrava fatta di cenere
troppo sottile e leggera
per resistere alla tramontana.

Solcando l’oceano
tu ne saggiasti le acque
e nel ventre della balena
perdesti la tua innocenza
ed era umido e molto freddo
il marmo dell’obitorio
seppure, in balìa dell’amore
bruciavi, intanto gemevi.

Nella foresta degli elfi
trasportata dall’uragano
laggiù mille luci brillavano
sopra i cespugli di bacche e di rovi
quando giunse la chiocciola
tu trovasti la tua dimora
ma dentro il suo guscio robusto
ti sentivi davvero sola.

E tornasti al lago
a conversare con i lucci
che però, essendo muti
non ti degnarono d’una parola
sicché, attraverso le lune
tu, d’improvviso invecchiasti
fu allora che comprendesti
di avere sprecato la vita.

  N° 3796 - 26 settembre 2019

                                                          Il Custode

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