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lunedì 30 settembre 2019

UN RAZZISTA

Io odio il mio popolo
prediligo il meticciato
che mi porta consensi
mi fa sembrare più umano.

Provo indifferenza totale
nei confronti degli italiani
ai quali io succhio il sangue
per pagarmi vizi e sollazzi.

Una pulizia etnica
all’apparenza incruenta
partoriti dalle donne africane
i neri soppianteranno i bianchi.

Distruggerò dell’Italia
cultura, ricchezza e religione
e lo farò per opportunismo
giacché io governo le capre.

Sono un razzista al contrario
perché gli stolti non vedono
che io spreco ingenti risorse
per i rom e per i migranti.

Poiché nella società nuova
non c’è posto per i miseri
che si scanneranno tra loro
mentre io mi godo la vita.

  N° 3801 - 30 settembre 2019

                                                       Il Custode

domenica 29 settembre 2019

SI FOTTA, IL PASSATO

Scaccio via tutte le ombre
dalla mia mente incrinata
seppure non le rinneghi
io non intendo sognarle.

Amori dal lampo d’un giorno
o che attraversano i secoli
e tornano, e fanno male
si nutrono della mia rabbia.

Vi ho dedicato la luna
e le onde di un mare calmo
e so di avere sbagliato
ma sono stati errori stupendi.

Tornare indietro è impossibile
e probabilmente ingiusto
sicché, si fotta, il passato
sebbene sia stato bellissimo.

  N° 3800 - 29 settembre 2019

                                                       Il Custode

LA FAME

Tento di afferrarla
la mia vita che sfugge
ma sono debole
e leggero come la carta
che se mi affidassi al vento
potrei imparare a volare.

Sento persone parlare
raccontare bellissime storie
di bastimenti che salpano
diretti alla florida Europa
dove ci sono cibo e speranza
ed acqua in abbondanza.

Però qui resto da solo
e la fame mi sta divorando
supino sulla terra arida
la morte è il male minore
poiché sono talmente stanco
che vivere è un’incombenza.

Bruciata dal sole cocente
arde la mia pelle di ebano
e le navi lasciano l’Africa
io riesco soltanto a sognarle
non ho forze, non ho denaro
e sono destinato a morire.

  N° 3799 - 28 settembre 2019

                                                       Il Custode

NEL BUIO

Onde sospinte dal vento
si infrangono sopra gli scogli
nel buio che divora la vita
e che la luna non osa sfidare
onde…adesso sulla mia pelle
un abito d’acqua e salsedine.

Chissà quanto tempo occorre
prima di tornare nel limbo?
Laddove non esiste il dolore
e nessun ricordo da piangere
chissà?..Devo soltanto aspettare
e nemmeno me ne accorgerei.

Sensazione decisamente gradevole
la percezione di soffocamento
adesso che il mare mi avvolge
ed io mi incammino ad Atlantide
sensazione…e la mia mente si quieta
io svanisco e divento parte del buio.

  N° 3798 - 28 settembre 2019

                                                       Il Custode

venerdì 27 settembre 2019

GRIDAVO

Io gridavo
ma nessuno sentiva
e frammenti di anima
cadevano come coriandoli.

Ricordo i miei occhi
riflessi dentro le nuvole
io abbassavo lo sguardo
ma continuavo a vederli.

Chissà che cosa pensavi
mentre io stavo morendo?
Le parole che mescolavo
diventavano vecchi lamenti.

Scrivevo con parsimonia
sopra gli spicchi del mandarino
e crollavano i suoi semi
come lacrime fatte di fiele.

Poi esplose la eco
diretta verso il cielo terso
immaginavo, e non so chi
ma la pioggia coprì ogni volto.

Poche ciance, sorrisi al declino
stanco di sprecare emozioni
io, nel frattempo, gridavo
seppure nessuno sentiva.

  N° 3797 - 27 settembre 2019

                                                        Il Custode

giovedì 26 settembre 2019

E TORNASTI AL LAGO

Tu seguisti il drago
sedendo sopra il suo dorso
però, dentro la notte
il tuo pensiero evaporò
allora ne afferrasti la coda
ma sembrava fatta di cenere
troppo sottile e leggera
per resistere alla tramontana.

Solcando l’oceano
tu ne saggiasti le acque
e nel ventre della balena
perdesti la tua innocenza
ed era umido e molto freddo
il marmo dell’obitorio
seppure, in balìa dell’amore
bruciavi, intanto gemevi.

Nella foresta degli elfi
trasportata dall’uragano
laggiù mille luci brillavano
sopra i cespugli di bacche e di rovi
quando giunse la chiocciola
tu trovasti la tua dimora
ma dentro il suo guscio robusto
ti sentivi davvero sola.

E tornasti al lago
a conversare con i lucci
che però, essendo muti
non ti degnarono d’una parola
sicché, attraverso le lune
tu, d’improvviso invecchiasti
fu allora che comprendesti
di avere sprecato la vita.

  N° 3796 - 26 settembre 2019

                                                          Il Custode

martedì 24 settembre 2019

TI AFFERRO L'ANIMA

Ti afferro l’anima
e la faccio mia
ed imparo i contorni
di un amore garbato.

Tu, con il tuo sguardo
la tua bellezza discreta
vieni dentro di me
e rendimi un uomo felice.

Ho sete del tuo sorriso
quello che dalle tue labbra
scende e diventa un bacio
tatuato sulla mia guancia.

E penetro il tuo silenzio
lo respiro a pieni polmoni
ed è in te che io voglio vivere
è per te che desidero morire.

  N° 3795 - 24 settembre 2019

                                                      Il Custode

CRISTINA

Io vorrei davvero, Cristina
rivedere la tua bellezza
profonda dentro i miei occhi
padrona nella mia anima
e però il tempo concesso
fu tiranno, forse sbadato
e tra i pertugi del cuore
come un geco, fuggisti via.

Mi dispiace, benché sia assurdo
ricucire l’enorme strappo
di una stoffa oramai sgualcita
deteriorata dai troppi silenzi
ma ho di te l’amaro ricordo
di un amore fatto di devozione
delle umiliazioni che ti ho concesso
nel percorso del mio egoismo.

Passerà il tuo immenso dolore
mitigheranno rabbia e disillusione
seppure a me affligge il pensiero
di pensarti sola ed incompresa
tra le braccia di un altro uomo
incapace di vedere il tuo sguardo
che non è in grado di cicatrizzare
le ferite che io ti ho lasciato.

  N° 3794 - 24 settembre 2019

                                                       Il Custode

IL SEPOLTO

Sento dal mondo di sopra
lamenti che mi fanno sorridere
nascosto dentro il mio sogno
la vita non pare destarmi
sicché io continuo a sbirciare
oltre le zolle ed i fiori.

Passa un antico amore
e fra le mani ha il mio cuore
adesso, laggiù a Bordighera
semina sassolini di carta
e si ferma un poeta distratto
li raccoglie e ne fa origami.

Intanto che aspetto la sera
sorseggio una tazza di tea
ed alzo il volume alla radio
per difendermi da tutto il frastuono
dei bambini ai giardinetti
delle comari che pregano Dio.

Sepolto dai miei stessi pensieri
ti penso e ti respiro ancora
e cadono dal mio soffitto
i migliori ricordi di te
li conservo sul mio comodino
accanto al ritratto del bruco.

Ma trascorre l’ennesima notte
con il terriccio di rugiada umida
le formiche mi portano il cibo
e la talpa, una bottiglia di vodka
io bevo per dimenticarti
seppure dimenticarti è impossibile.

  N° 3793 - 23 settembre 2019

                                                      Il Custode

sabato 21 settembre 2019

UN UOMO DI PORCELLANA

E la luna ruppe gli argini
poi, scavalcate le barricate
corse a cercare la notte
e con la notte, la esile figura
di un uomo di porcellana.

Stretto dentro il proprio paletot
egli riparava il suo corpo
dal freddo sottile d’autunno
e l’autunno se ne ebbe a male
‘ché quello era il suo mestiere.

Egli aveva, tra il filo dei denti
brandelli di speranze usurate
ed il vento e persino la pioggia
pensarono che il suo pensiero
fosse un carillon inceppato.

Gocce di lacrime e alta marea
giocavano sopra il filo degli occhi
ma un granchio, con le sue chele
tagliò quel filo fatto di nulla
ed i ricordi inondarono l’anima.

<<Chi sei, tu, fragranza d’oblio?>>
Domandò ad un’ombra di strada
e quell’ombra era il proprio riflesso
riflesso sopra l’asfalto notturno
dove egli cadde e, infine, si ruppe.

  N° 3792 - 21 settembre 2019

                                                        Il Custode

venerdì 20 settembre 2019

GIOVANE AMORE (UNA FIGLIA)

Giovane amore
antica nostalgia
dammi la mano
e seguimi nel vento.

Dentro i miei occhi
è il filo dei tuoi occhi
quella pazzia
che unisce i sognatori.

Ed io ti aspetto
come ha insegnato il cuore
come fu scritto
all’ombra del destino.

Sotto le unghie
ho ancora il tuo sorriso
e il tuo dolore
appeso ad un addio.

E ti penso
figlia
poiché ti amo
sempre…

  N° 3791 - 20 settembre 2019

                                                      Il Custode

PREFERISCO IL LUPO

In questo gregge di pecore
io mi sento a disagio
e come fossi un serpente
mi cambio d’abito e d’anima.

Addio alla candida ovatta
che ho incollata alla pelle
scelgo il sentiero più oscuro
laddove dimorano i lupi.

Nauseato dai modi affabili
che nascondono ipocrisia
la mia natura selvatica
trova adesso la sua dimensione.

Basta con i falsi sorrisi
e con la cecità assoluta
di seguire il cane e il pastore
di diventare pasto degli orchi.

Io mi confondo nel branco
e ululo la mia soddisfazione
ho compreso la mia vocazione
non sono preda, bensì predatore.

  N° 3790 - 20 settembre 2019

                                                         Il Custode

mercoledì 18 settembre 2019

MERAVIGLIOSA MORTE

Un abbraccio fatale
dopo affronto l’oblio
ma mi tengo distante
dal sospiro di Dio.

Sarà il fuoco d’inferno
a far sciogliere il gelo
che mi divora la pelle
poi si espande nel cielo.

Mi incammino nel buio
volto le spalle alla luce
seguo mansueto il silenzio
ovunque esso conduce.

Un bacio alla tua falce
e svanisce ogni ricordo
la eco dei vecchi dolori
ai quali ormai sono sordo.

Meravigliosa, la morte
adesso mi prende per mano
mi invita fino al suo regno
il mio è già molto lontano.

Alfine mi sento sereno
e tacito persino il cuore
e non rimpiango più nulla
né la vita né lo stupido amore.

  N° 3789 - 18 settembre 2019

                                                       Il Custode