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giovedì 18 giugno 2020

UN PICCOLO SILENZIO

Io ti sentivo parlare
ed ogni tua parola
possedeva quella magia
che cambiava la sera
e addolciva il tramonto.

Lungo le colline
tu facevi a gara coi grilli
a cianciare con le cicale
che persino i fili d’erba
si fermavano come sentinelle.

Quale fu il dipinto
che il destino ti disegnò?
Lo domandò la falena
mentre imparava la morte
tra le fauci del pipistrello.

Ed imboccasti l’oblio
un tunnel di sola penombra
eppure io lo riconobbi
il silenzio che mi dicesti
con l’ultimo filo di pensiero.

Io raccolsi la tua voce
da tenere in un’arbanella
il suo vetro tintinnava
stuzzicato dalle mie dita
e però tu non ti svegliavi.

Adesso vorrei morire
ma se non ti ritrovassi
avrei sprecato il mio tempo
e regalato un nuovo dolore
a chiunque asserisce di amarmi.

  N° 4120 - 17 giugno 2020

                                                  Il Custode

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