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venerdì 19 giugno 2020

SCABROSA CRISTINA

Tu, nuda sul pavimento
ed io in piedi, davanti a te
con la mia bottiglia
di vodka ghiacciata in mano.

La verso sulla tua pelle
e scivola, e gira in circolo
sull’areola dei tuoi capezzoli
io intendo abbeverarmi alla fonte
di quel nettare sublime.

E continuo a versare
fino a che il rivolo freddo
rompe gli argini
scende come torrente in piena
e si insinua fra le tue cosce
e la mia lingua lo segue
e non si sa più fermare
ma desidera assaporare
quella mistura afrodisiaca
di sale e di liquore
che impregna le tue grandi labbra
inonda il tuo clitoride
che io assaggio con avidità.

Chiudo i miei occhi
e ti immagino in me
ed io dentro di te, Cristina
tu, scabrosa
eccitante ed esplicita
quanto la voglia che mi travolge
di possederti
e mordere e baciare i tuoi seni
mentre selvaggiamente ti penetro
sopraffatto da un piacere intenso
che non mi lascia scampo.

Tu reagisci in balìa del turbamento
in un istante sei sopra di me
ed io vedo il mio membro turgido
scomparire dalle tue labbra
dentro la tua bocca affamata
dopo sento la tua lingua bollente
stuzzicare il mio glande
inchiodandomi all’estasi.

Sicché faccio molta fatica
trattenendo a stento l’orgasmo
ed il mio seme oramai prossimo
ad implodere nella tua gola
fino a farmi impazzire di te
…farmi impazzire di te.

  N° 4123 - 19 giugno 2020

                                                   Il Custode

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