nel buio dei miei pensieri
che se inciampi nella mia mente
potresti non rialzarti più.
Io ti sfido al mio gioco
all’enigma dei miei silenzi
li ho scritti su pergamena
ma tu non sapevi leggerli.
Ti vedo perplessa e guardinga
sulla via del mio sentiero
e vorrei indicarti la strada
ma io so che ti perderesti.
Ho le mani di pietra grezza
e le dita che sembrano lame
qualsiasi carezza io adoperassi
ti provocherebbe ferite profonde.
L’anima mia è malsana
il cuore l’ho perduto ai dadi
tu non dovresti seguirmi
in questo mio estremo delirio.
Però hai deciso di entrare
e la tua incoscienza mi piace
sicché io, distruttore di sogni
questa volta ti risparmierò.
N° 4126 - 23 giugno 2020
Il Custode
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