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martedì 30 giugno 2020

DANNAZIONE DI UN DEMONE

Che poi
io ho sognato di amarti
ed ero esterrefatto
tanto da evitare
di dirlo al Re delle talpe.

Mi sfuggì un sorriso
e persino il millepiedi
parve volermi sgridare
poiché quella sensazione
non doveva appartenermi.

La tua bellezza
percorreva i gironi infernali
e i dannati sbavavano
attratti dai tuoi seni
storditi dal tuo profumo.

Faceva molto caldo
eppure, io sono sicuro
che non fu quella la ragione
per la quale ti denudasti
facendomi uscire di senno.

Seppure un demone
io mi sentii assai debole
come un qualsiasi mortale
ed implorai per il desiderio
di averti fra le mie braccia.

Sicché ti ho uccisa
per evitare l’onta tremenda
di un sentimento che abiuro
perché averti sarebbe stata
la mia dannazione eterna.

 N° 4133 - 30 giugno 2020

                                                 Il Custode

STREGA E LA LUNA

Tu arrivi ad insinuarti
dentro la mia oscura cella
e nel tuo spicchio di cielo
io ti vedo bellissima
una damigella che danza
per le stelle e la notte.

Lo sai che io morirò?
Non so a chi confidare
questo mio spaventoso segreto
che sale forte dal petto
incespica nella mia gola
per poi troncarmi il respiro.

Ti fai largo oltre le sbarre
e posi sopra il mio viso
una carezza dolcissima
che penetra nella mia anima
sicché mi sfugge una lacrima
di gioia intensa ed amore.

Adesso, o luna, io ti dico
del fuoco che già mi attende
giusto alle luci dell’alba
al centro della grande piazza
ed io soffrirò, io implorerò
una morte che giunga in fretta.

Stanotte ti voglio amare
come tu fossi una madre
pronta a tenermi nel grembo
ed accompagnarmi nel sonno
sonno di strega che muore
e non ha capito perché.

  N° 4132 - 29 giugno 2020

                                                  Il Custode

domenica 28 giugno 2020

ALLA FINE

Io te lo confesserò
il mio amore testardo
alla fine dei giorni
che segno sul calendario
e chiudo in una bottiglia
in balìa delle onde.

Lo leggerai, e sarà tardi
persino per rifiutarlo
ma per me, a quel punto
quale importanza può avere?
Sicché potrò raccontare
di averti avuta davvero.

Un sogno da incorniciare
sopra la tela del cuore
io non chiedevo nient’altro
quando implorai il destino
ma il destino, magnanimo
mi evitò la derisione.

L’ultimo dei miei pensieri
prima che giunga l’oblio
sarà il tuo sguardo ferito
dal mio amore balordo
quello che io ti scrissi
alla fine della mia vita.

  N° 4131 - 28 giugno 2020

                                                 Il Custode

sabato 27 giugno 2020

TORNO NELL'OMBRA

Preparo il giaciglio
e torno nell’ombra
e se dovessi assopirmi
vorrei non svegliarmi più.

La schiena mi duole
e con cautela mi sdraio
poi sognerò le parole
che nessuna mi ha dedicato.

A tratti sento un bisbiglio
provenire dal mio silenzio
è soltanto un lieve fastidio
e non è destinato a durare.

Bambole di stoffa e catrame
sono impilate sugli scaffali
io domando ai ragni e alle talpe
quali vorrebbero uccidere.

Ho sprecato diverse esistenze
per alcuni sguardi corrotti
adesso io le rivorrei indietro
ma non saprei cosa farne.

Sicché proverò a dormire
e spengo ogni frastuono d’amore
il passato è nel dimenticatoio
il futuro, qualcosa che mi fa schifo.

  N° 4130 - 27 giugno 2020

                                                  Il Custode

venerdì 26 giugno 2020

VIA DELLO ZUCCHERO

Noi si entrava
con adolescente incoscienza
tra i ruderi dello zuccherificio
dove il destino
era sempre in agguato
ed il pavimento in procinto
di inghiottirci ad ogni passo
e le donne anziane alle finestre
ci gridavano di uscire da là.

Erano giorni bellissimi
in quella via di Sampierdarena
noi, buttati per le strade
a giocare con la fantasia
ginocchia lise e sbucciate
eppure molti sorrisi
che il futuro era distante
appeso ad un orizzonte imperfetto
coperto da materne nuvole.

Cosa fu di quegli anni
rimase un quesito irrisolto
i volti e persino le voci
caddero e si ruppero al suolo
diventando cicatrici dell’anima
evanescenti e malinconici ologrammi
che sfuggirono al trascorso passato
per tramutarsi in ricordi
da cartoline colore di seppia.

I momenti della Crocera
dentro un’arbanella appannata
dai sospiri della nostalgia
incisero la mente ed il cuore
che a volte ancora sanguinano
nel ripensare a quei tempi
fatti di infanzia e di lacrime
che ho perso dalle mie tasche
ed ora non tornano più.

  N° 4129 - 26 giugno 2020

                                                 Il Custode

giovedì 25 giugno 2020

SCENDEMMO COME LA CENERE

Scendemmo come la cenere
da un cielo con il sole stanco
nel mentre la foresta bruciava
incendiata da chi ci cacciava.

Raccolti i nostri miseri stracci
lasciammo il nostro villaggio
noi che, come lupi braccati
inseguimmo un destino avverso.

Volemmo salire le montagne
per nasconderci nelle tenebre
dentro il labirinto di grotte
dove nessuno poteva scovarci.

Però imboccammo il sentiero
verso gli alberi alti e maestosi
oltre i cespugli folti di bacche
e non capimmo d’essere in trappola.

Accerchiati come la selvaggina
noi vedemmo il fuoco avanzare
e provammo a pregare gli dei
a spengere le fiamme con le lacrime.

Ma non avemmo alcuno scampo
e fu così che noi tutti morimmo
fummo tizzoni di carne e di brace
e pensieri di rovente dolore.

Noi, il popolo del Nord Europa
alla mercé dell’Impero cattolico
e scendemmo come la cenere
un ultimo bacio alla nostra terra.

  N° 4128 - 25 giugno 2020

                                                    Il Custode

SUL MARE

La bellezza del tramonto
una docile luce sul mare
che si insinua fra le onde
e all’orizzonte la vita intera
sembra quasi volersi fermare
dentro quell’istante sublime
che pare non avere fine.

Io ho spento ogni pensiero
e rimango dentro la brezza
tra la sabbia che si muove
come un mulinello silente
che si posa sopra la mia pelle
e mi dipinge di ocra
mi profuma della salsedine.

Poiché io sono confuso
sperduto come chi beve
esterrefatto dalla pace che sento
la mia mente diventa un gabbiano
e vola via, verso la notte
scavalca le nuvole e il vento
e si adagia sul grembo della luna.

  N° 4127 - 24 giugno 2020

                                                  Il Custode

martedì 23 giugno 2020

NEL BUIO DEI MIEI PENSIERI

Entra con molta cautela
nel buio dei miei pensieri
che se inciampi nella mia mente
potresti non rialzarti più.

Io ti sfido al mio gioco
all’enigma dei miei silenzi
li ho scritti su pergamena
ma tu non sapevi leggerli.

Ti vedo perplessa e guardinga
sulla via del mio sentiero
e vorrei indicarti la strada
ma io so che ti perderesti.



Ho le mani di pietra grezza
e le dita che sembrano lame
qualsiasi carezza io adoperassi
ti provocherebbe ferite profonde.

L’anima mia è malsana
il cuore l’ho perduto ai dadi
tu non dovresti seguirmi
in questo mio estremo delirio.

Però hai deciso di entrare
e la tua incoscienza mi piace
sicché io, distruttore di sogni
questa volta ti risparmierò.

  N° 4126 - 23 giugno 2020

                                                 Il Custode

CERCARSI

Io, con le mie dita
ti sfioro con garbo la guancia
per cancellare il dolore
che vedo dentro il tuo sguardo
che leggo nella tua anima.

Amore, da sempre la sola
sopra la punta del mio cuore
in bilico, e però io ti tengo
per non lasciarti cadere
nell’oblio della tua solitudine.

Cercarsi…accade da sempre
e non ne sappiamo il motivo
ma dirlo non è importante
fino a quando potremo trovarci
nel buio, in mezzo alla luce.

Amore, ed ancora l’unica
sopra questa nostra altalena
di distanze e di riavvicinamenti
quanto chi si ama davvero
come chi si ama per sempre.

  N° 4125 - 22 giugno 2020

                                                 Il Custode

sabato 20 giugno 2020

VOGLIO MOSTRARTI I TUOI OCCHI

Voglio mostrarti i tuoi occhi
come tu non riesci a vederli
un riflesso di cielo terso
che scende a cercare il mio volto
voglio mostrarli alla notte
e con la notte, alla luna.

Tu, figlia di un’anima mite
eppure assai combattiva
io ti presento all’intero mondo
bellissima quanto tu sei
tu, figlia di un cuore tenace
nell’affrontare la vita.

E ti tengo fra le mie braccia
come si stringe il sogno
affinché tu non debba svanire
sopra il primo sospiro di vento
e ti adagio sulle mie labbra
come suono di parola buona.

E pretendo che tu conosca
quello che è lo splendore
che tu regali ai miei sensi
ogni volta che io ti penso
e pretendo che tu mi ami
quanto adesso ti amo io.

  N° 4124 - 20 giugno 2020

                                                  Il Custode

venerdì 19 giugno 2020

SCABROSA CRISTINA

Tu, nuda sul pavimento
ed io in piedi, davanti a te
con la mia bottiglia
di vodka ghiacciata in mano.

La verso sulla tua pelle
e scivola, e gira in circolo
sull’areola dei tuoi capezzoli
io intendo abbeverarmi alla fonte
di quel nettare sublime.

E continuo a versare
fino a che il rivolo freddo
rompe gli argini
scende come torrente in piena
e si insinua fra le tue cosce
e la mia lingua lo segue
e non si sa più fermare
ma desidera assaporare
quella mistura afrodisiaca
di sale e di liquore
che impregna le tue grandi labbra
inonda il tuo clitoride
che io assaggio con avidità.

Chiudo i miei occhi
e ti immagino in me
ed io dentro di te, Cristina
tu, scabrosa
eccitante ed esplicita
quanto la voglia che mi travolge
di possederti
e mordere e baciare i tuoi seni
mentre selvaggiamente ti penetro
sopraffatto da un piacere intenso
che non mi lascia scampo.

Tu reagisci in balìa del turbamento
in un istante sei sopra di me
ed io vedo il mio membro turgido
scomparire dalle tue labbra
dentro la tua bocca affamata
dopo sento la tua lingua bollente
stuzzicare il mio glande
inchiodandomi all’estasi.

Sicché faccio molta fatica
trattenendo a stento l’orgasmo
ed il mio seme oramai prossimo
ad implodere nella tua gola
fino a farmi impazzire di te
…farmi impazzire di te.

  N° 4123 - 19 giugno 2020

                                                   Il Custode