seppure verdi e
bellissimi
né i tuoi seni imponenti
a sfidare la legge di
gravità
cosa mi manca davvero
è tutto ciò che tu
fosti.
Un amore nato per caso
giunto a me dalla nebbia
e però non credesti mai
quanto tu fossi
importante
e fermasti un soffio di
vento
diretto ad un orizzonte
distante.
Ho ancora le foglie di tea
e frammenti dei tuoi
capelli
in un angolo della
dispensa
dentro un anfratto del
cuore
ogni tanto ne annuso il
profumo
e ritrovo le tue parole.
Adesso lancio la monetina
perché non riesco a
decidere
se devo vendere la mia
anima
per vederti alfine
tornare
oppure sedermi in un
canto
a morire senza alcun
clamore.
Una figura mite e guerriera
giunta a me dal destino
che io ho provato a
giocare
pur non sapendo barare
sicché non rimpiango i
tuoi occhi
rimpiango di averti
perduta.
N° 3523 - 2 dicembre 2018
Il Custode
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