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giovedì 27 dicembre 2018

LA SCOMPARSA DEL GATTO DI PEZZA

Annusò l’aria e il silenzio
con le sue vibrisse di stoffa
e decise che era giunto il momento
di perdersi nell’universo
esplorare mondi molto distanti
con il suo sguardo fatto di vetro.

Dentro una notte cieca
egli posò l’ultimo bacio
sulla labbra di una luna sbadata
e sul viso di quella bambina
che dormiva un sonno profondo
e sognava tanto da non risvegliarsi.

Egli non si perse d’animo
ma raccolse quel miagolio
che nella sua mente di ovatta
aveva solamente sperato di dire
come i gatti che per la strada
cantavano al cielo parole sconce.

Troppi gli anni trascorsi
ad immaginare l’amore
e vederlo passare davanti
senza mai riuscire a sfiorarlo
mentre avrebbe voluto una carezza
sopra il suo manto di pezza nera.

Se mai egli si fosse pentito
avrebbe tenuto per sé il segreto
dentro il cuore d’orgoglio felino
che non aveva mai imparato a battere
ma era una gemma di rosso rubino
oltre il rammendo sopra il suo petto.

Sicché egli svanì nel nulla
e sono passati diversi lustri
che la bambina, oramai donna
lo cerca con garbo sulla soffitta
dopo si ferma ad osservare la notte
con la speranza di vederlo tornare.

  N° 3540 - 27 dicembre 2018

                                                        Il Custode

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