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venerdì 21 dicembre 2018

DANNATO

Egli era dannato
ed accesa l’ultima luna
sedette alla fermata dell’autobus
ad aspettare l’oblio
oramai colmo di anime spente.

Rivolse uno sguardo alla notte
un saluto alla neve in arrivo
poiché era destinato a partire
e non avrebbe fatto ritorno
nemmeno per mille dobloni.

Chissà quale volto aveva
il senso della disperazione?
Egli, durante la sua esistenza
era stato un essere mite
poco incline alla commiserazione.

Pareva diretto all’inferno
eppure l’aria era assai gelida
che credette d’avere sbagliato
il marciapiede, la pensilina
ma oramai era pronto ad andare.

Infine si fece giorno
e il suo corpo di senza tetto
giaceva alla fermata dell’autobus
sulle sue labbra un sorriso
e la vita, solamente un ricordo.

  N° 3536 - 21 dicembre 2018

                                                       Il Custode

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