di ritornare alla vita
intanto riciclo i
pensieri
insieme a qualche
ricordo.
E respiro
forte quasi fossi
tempesta
che solleva le foglie
e le trasforma in
rondini.
Però sento freddo
dentro il mio guscio di
noce
dove il sole non filtra
e pare sia sempre
inverno.
Io sono morto
eppure non lo volevo
sebbene la mia esistenza
fosse tutt’altro che
docile.
Queste mie mani
sono evanescenti
ologrammi
che accarezzano i fiori
ma non li sanno afferrare.
Comunque aspetto
certo non mi manca il
tempo
magari, al mio ritorno
infine io sarò felice.
N° 3539 - 24 dicembre 2018
Il Custode
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