possente ed instancabile
e adesso scendo l’Olimpo
per cercarti e, infine,
amarti.
Gentile sui tuoi capezzoli
selvatico fra le tue
gambe
poiché la tua pelle di
seta
è causa di audace
libido.
Regina indiscussa di Sparta
e nuda da perdere il
senno
sopra la riva del fiume
appaghi la mia brama
d’amore.
Esplode in me il desiderio
dinnanzi al tuo viso
stupendo
ed esserti sopra è un
attimo
possederti, la mia
priorità.
S’agitano, ora, le mie ali
frattanto che il tuo
corpo
freme in balìa dei miei
baci
nel delirio della
penetrazione.
Dio fra tutti gli dei
eppure talmente fragile
mentre le tue labbra
scendono
ed inghiottono la mia
virilità.
Adesso il mio seme ti inonda
sussulta violento il tuo
cuore
al pari del tuo sesso
salato
impastato di rosa e di
orgasmo.
È tempo per me di tornare
sopra la cima del monte
…addio mia bellissima
Leda
tu, divina nella mia
anima.
N° 3513 - 21 novembre 2018
Il Custode
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