credo per via del
berretto
e viaggio il nord
dell’America
a caccia di orsi e
bisonti
gli indiani non sono
contenti
ma hanno rispetto di me.
Ho il fucile sopra la schiena
la polvere da sparo
dentro al corno
perché il puma è in
agguato
io l’ho visto dilaniare
le prede
alle quali ha chiesto
scusa
ho imparato a farlo
anche io.
Ho abbandonato la mia gente
presuntuosa e dall’animo
arido
ora vivo in una casa di quercia
costruita al centro
della pianura
ogni tanto gli indiani
passano
ad accertarsi che io sto
bene.
Gli europei sono giunti in sordina
poi, lentamente, e con
infamia
hanno preteso tutte le
terre
quelle che, dai grandi
laghi
si ricongiungono alle foreste
ed ancora alle vette
innevate.
Vogliono edificare le loro città
e costruire ferrovie e
sentieri
sicché, i coloni e i
soldati
intendono scacciare gli
indiani
dal villaggio in cui
sono nati
per rinchiuderli in una
riserva.
Giacché hanno ottenuto il rifiuto
ahimè lo so, useranno le
armi
l’ho visto fare altre
volte
loro arrivano portati
dal tuono
spazzano via tutto, come
tempesta
lasciano solo una scia
di sangue.
Ma io li amo, i miei indiani
e combatterò al loro
fianco
però l’esercito è
numeroso
e per noi non ci sarà la
vittoria
bensì la morte, seppure
dignitosa
la prigionia per i
sopravvissuti.
Spade sguainate, pistole in pugno
i soldati a cavallo,
dentro il villaggio
ora uccidono i bambini e
gli anziani
e violentano le giovani
squaw
danno alle fiamme ogni
teepee
dove dondolano gli
acchiappasogni.
Provo a difendere i valorosi indiani
con il fucile sopra la
schiena
e la polvere da sparo
dentro al corno
però sento un dolore
molto forte
all’altezza della mia
nuca
dopo il buio si
impossessa di me…
…Mi
chiamano coda di lupo
e sono destinato al
patibolo
condannato per
tradimento
dalla gente malvagia che
io abiuro
io morirò…ed accadrà
molto presto
ma ho vissuto dalla
parte dei giusti.
N° 3503 - 7 novembre 2018
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento