ha deciso che la mia
mente
fosse il rifugio
migliore
dove coltivare il
delirio.
E sussurra
bisbiglia in modo
sconnesso
frasi che mi confondono
eppure mi affascinano
molto.
Proietta immagini
atroci supplizi e dolori
che io non riesco ad
evitare
di guardare e provarne
piacere.
Una marea di sangue
e ferite inferte con
rabbia
quasi che io fossi un
dio
che stabilisce la vita e
la morte.
Devo uscire
abbandonare questa mia
tana
ed affrontare la notte
verso anime da
sacrificare.
Il desiderio di uccidere
adrenalina per il mio
cervello
e compirò delitti
bellissimi
poiché si insinua…la
pazzia.
N° 3505 - 9 novembre 2018
Il Custode
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