probabilmente non ci
lascerà
il tempo per recriminare
che la morte scenderà
veloce
molto più rapida del
dolore
ed ancor più dello
sgomento.
La natura, genitrice severa
sarà il giudice
intransigente
che punirà le nefandezze
causate dalla nostra
evoluzione
dove mai potremo
sfuggire
all’avanzata
dell’estinzione?
Non meritiamo altro
noi, miseri analfabeti
della vita
abbiamo scritto il
nostro destino
con inchiostro di sangue
caldo
con la violenza
ingiustificata
e adesso paghiamo dazio.
Accadrà molto presto
come potremmo evitarlo?
La cecità dell’arroganza
ha infettato i nostri
pensieri
siamo inutili quanto la
polvere
siamo stupidi esseri
umani.
N° 3521 - 30 novembre 2018
Il Custode