suono del flauto di Pan
io, nella foresta
incantata
raccolgo le parole che
dice
prima che giunga il
silenzio.
Tu mi guardi, e sei soddisfatta
poiché credi di avermi
in pugno
e mi sussurri frasi
d’amore
che presto diventano
oscene
io fatico a
contrastarti.
La voce tua è tuono
un boato dentro la notte
io mi risveglio dal mio
torpore
dai pensieri che stavo
pensando
ed abiuro i baci che
offri.
Io ti guardo, e sembri delusa
nessuno mai ti ha
rifiutata
ma diventi docile come
la neve
che si posa sulla
pianura
prima di arrendersi al
sole.
La voce tua è passione
un amplesso da sempre
sognato
e comprendo che è utopia
fare a meno della tua
bellezza
sicché taccio e mi
appago di te.
N° 3462 - 25 settembre 2018
Il Custode
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