Ti ho attesa a
lunga
o amore
dove l’onda baciava gli scogli
e la risacca era melodia
pareva il cantico delle sirene.
Sono trascorsi
i lustri
intanto la luna è invecchiata
lo stesso i relitti sopra la sabbia
con le alghe sulla chiglia
come edera aggrappata ai muri.
Pallida lo sei
sempre stata
bellissima
e questo è innegabile
ed io, sul mio tronco scavato
siedo e frattanto ti sogno.
La notte
e con essa la solitudine
il tuo profumo mescola alla salsedine
ecco perché io rimango
quasi un folle, come un sognatore.
Cade una
stella
diventa una stella di mare
allora io esprimo un desiderio
ti ho attesa a lungo
adesso desidero morire.
N° 2946 - 2 luglio 2015
Il Custode
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