Il cielo
poche le nuvole
e lieve la brezza
connubio e soave danza
sulla melodia della risacca.
Questa notte è
bellissima
ma se non ci fosse la luna
perderebbe tutto il suo fascino
però, magari
con qualche stella
sembrerebbe un dipinto gotico
l’incantesimo di una strega.
Sulla sabbia
bagnata
con i piedi ancora immersi
tra le onde di questo mare
che si agita
nella profonda oscurità.
E scintilla il
riflesso
delle conchiglie sulla battigia
quasi ceramica lucida e candida
e chissà quante leggende
hanno visto e vissuto
nel peregrinare attraverso i secoli
sopra i seni delle sirene.
È poesia
il profumo della salsedine
sopra la mia pelle
all’interno della mia anima
benché bruci sulle mie ferite.
Il promontorio
è distante
siede con garbo sopra le acque
pare una pennellata di catrame
sulla tela di questo paesaggio
che incollato alla mia vista
resta immobile e placido
come fosse tatuato nei miei occhi.
N° 2947 - 3 luglio 2015
Il Custode
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