Se volo verso
lo stagno
dovrò prestare attenzione
alla rana molto affamata
in agguato sulle ninfee.
Cercherò di
zittire i grilli
che la notte sono eccitati
e cantano per adulare
le cicale distese tra i campi.
Devo convocare
le lucciole
ad illuminarmi la via
per scorgere la tela del ragno
stesa tra il cespuglio ed il ramo.
C’è la luna
alle mie spalle
il suo volto riflette sull’acqua
un contrasto davvero sublime
che si estende all’intero canneto.
Mi insinuo tra
le foglie di assenzio
per sfuggire al balzo del rospo
giusto il tempo di contemplare
questa notte dal profilo magico.
Questo è il
mondo che io desidero
il posto che mi ha visto nascere
quello in cui vorrei morire
appagata dalla mia vita bellissima.
N° 2937 - 24 giugno 2015
Il Custode
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