…E noi sedemmo insieme
ai bordi delle nostre vite
in un pomeriggio desolato.
Nel cielo
limpido e terso
il sapore dei nostri pensieri
che artigliati dai gabbiani
si frantumavano
a volte in gocce di pioggia
ed altre in frammenti di dolore.
Noi non
eravamo più
ma era difficile dircelo
sicché lo tacemmo
e quel silenzio durò a lungo.
La sabbia e le
onde
si baciavano, ed era tremendo
poiché rammentavano i giorni
sulla punta delle nostre labbra
io e te e nessun altro
io e te il mondo intero.
E non parlammo
le parole erano distanti
quanto i nostri sguardi feriti
aggrappati all’orizzonte
per non svanire nell’oblio
dove pare che noi perdemmo
il profilo del nostro amore.
N° 2942 - 29 giugno 2015
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento