Forse alla
prossima svolta
tu troverai il tuo destino
ed io ti osserverò
dal mio sentiero scosceso
opposto al tuo percorso di spine.
Magari non
sarà la neve
ciononostante, i nostri cuori
saranno lastricati di ghiaccio
quello che è nel tuo sguardo
e sulla punta del mio sorriso.
Ed eccole, le
nostre lacrime
in attesa quasi fossero corvi
come stalattiti sopra il soffitto
che si staccano verso di noi
dopo infilzano le nostre anime.
Benché tu
pianga non sei la sola
ad avere raccontato parole vere
le nostre strade si fanno distanti
tu non ti fermi né io mi volto
a salutare la tua fragile ombra.
Oltre i miei
passi soltanto il dirupo
spero che sia più mite il tuo viaggio
davvero non so che cosa meriti
però mi auguro che tu lo ottenga
e che, infine, ne faccia tesoro.
N° 2943 - 29 giugno 2015
Il Custode
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