…Accadde che qualcuno ti uccise
e fu per rabbia o per delirio
lasciò il tuo corpo nell’erba
ed il tuo sorriso tra i fiori
io ti invocai così a lungo
da perdere la voce e la speranza.
Ritto in piedi
sopra l’oblio
in balìa della pioggia gelata
alla mercé del vento violento
io mi nutro di disperazione
e rivedo il tuo viso bellissimo
rivestito di sangue e di fango.
E sono davvero
confuso
annichilito dal profondo dolore
poiché accadde che qualcuno ti uccise
e fu per crudeltà o per pazzia
ma noi eravamo inseparabili
adesso io cosa faccio da solo?
N° 2892 - 28 aprile 2015
Il Custode
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