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martedì 14 aprile 2015

UN DITTATORE

Con la falce e con il martello
e le mani che grondano sangue
eppure ecco che io siedo orgoglioso
tra i potenti che manovrano i popoli.

Ma quanto ne ho uccisa, di gente!
Tanto da provocare invidia e rispetto
perfino ad Adolf, l’austriaco
misero dilettante al mio cospetto.

Certo, se io fossi stato fascista
adesso non sarei che un reietto
ma, in virtù della mia scaltrezza
ancor oggi il mondo mi acclama.

Io ho lasciato morire di fame
bambini ed anziani dell’intera Ucraina
ho seminato di ghiacciati cadaveri
il sentiero che portava in Siberia.

Un dittatore crudele e cinico
considerato salvator della patria
mi viene da ridere al sol pensiero
che il mio genocidio sia stato giustificato.

Certo, se io fossi stato fascista
sarei ricordato con sdegno e terrore
ma, raggirati dalla mia astuzia
ancora oggi gli stolti mi amano.

  N° 2882 - 13 aprile 2015

                                                 Il Custode

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