Soltanto una
pennellata
di nero che pare la notte
sopra l’erba, il vestito di Salem
in balìa di una brezza leggera.
Nell’aria
tiepida di primavera
oramai esausti i fiori di pesco
si nascondono fra i suoi capelli
si confondono sopra i capezzoli.
Gli occhi
chiusi come chi dorme
di un sogno che è interminabile
lei è bellissima come nessuna
lei bagnata dall’acqua del lago.
Chissà mai
quale onda pietosa
l’ha raccolta dalle ninfee
per adagiarla sopra la sponda
a nutrirsi dei raggi di sole.
Al suo fianco
muore una rosa
ed uno scricciolo innamorato
la pianura luccica e brulica
di ogni spettro giunto a salutarla.
Lei è
bellissima come nessuna
persino adesso benché mite e silente
mentre svanisce oltre le tenebre
alla ricerca del sorriso perduto.
N° 2879 - 10 aprile 2015
Il Custode
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