Ho creduto…
e però la solitudine
aveva un sapore speciale
un profumo così inebriante.
al quale mi sono arreso.
Perdona i miei
errori
il mio amore talmente sottile
che non avrebbe potuto soddisfare
il tuo bisogno essenziale
di passione e considerazione.
Io amo la
notte
mi dà brividi ineguagliabili
mi preserva dalle tue bugie
poiché mi nasconde
nella notte io sono un dio.
Mi sento
affranto
perché tu meritavi di più
una vita, forse un intero destino
nulla che io potessi offrirti
o che intendessi sacrificarti.
Ho creduto…
ma non sono che un sognatore
magari un fottuto egoista
un equilibrista in cima all’oblio
che desidera cadere da solo.
N° 2873 - 30 marzo 2015
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento