Osservo
qui, dalla mia rupe
gli umani che vivono
come formiche frenetiche
come fastidiose zanzare.
E sono strani
alienati
gli umani che urlano
quasi a voler sovrastare
il lamento della natura.
Vorrei
la volontà di distruggere
gli umani che ridono
vorrei con tutte le forze
poi non provare rimorso.
Ma io sono un
debole
e non riesco ad odiare
gli umani che corrono
abituati a prevaricare
ad abusare dei giorni.
E mi monta la
rabbia
poiché li lascio fare
gli umani che uccidono
fantocci senza anima
troppo distanti dall’estinzione.
N° 2893 - 30 aprile 2015
Il Custode
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