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mercoledì 13 maggio 2015

NEL BOSCO DEL DEMONE

La bambina si è persa nel bosco
sul sentiero che odora di pioggia
tra le more, le bacche ed i faggi
e adesso non sa più tornare.

La sua veste è un ritocco di luna
sopra la pelle di morbido latte
a piedi scalzi e la chioma leggera
come se fosse il manto del corvo.

Il suo pianto scheggia i cespugli
desta un demone in esilio tra i castagni
ed il demone, come sa fare la brezza
scivola piano alle spalle di lei.

Ha un respiro di brezza rovente
che si poggia sul capo della bambina
e lei si volta, lo guarda e sorride
poi gli tende la mano e un bacio.

<I tuoi occhi hanno un buon profumo
di bontà e di immensa saggezza…>
una lacrima sulla guancia del demone
mai nessuna lo aveva visto così.

<Non importa cosa dicono gli uomini
la presunta malvagità che c’è in te
i tuoi occhi hanno un buon profumo
riflettono un’anima di splendida luce…>

Frattanto, nascosti in anfratti gelidi
pedofili ed orchi sono delusi
esseri ignobili nel buio profondo
non potranno artigliare la preda.

Ed il demone e la bambina
attraversano i rovi dopo le tenebre
mano nella mano, come chi si vuole bene
come chi si protegge a vicenda.

Passano la rupe dove sonnecchia il lupo
ed il laghetto di ninfee e di insetti
fino a dove ha principio il villaggio
fatto di rumori e di gente ignorante.

-Io non posso accompagnarti oltre
il mio posto è dove non c’è diffidenza…-
la bambina sa cosa egli intende
e si stringe con forza al suo petto.

Poi discende la strada verso casa
ancora un istante in direzione di lui
e lo saluta con uno sguardo dolcissimo
le sue labbra adesso formano un cuore.

E scompare nell’ombra, il demone
pedofili ed orchi sono adirati
nel suo letto, abbracciata all’orsetto
la bambina ora riprende a sognare.

  N° 2902 - 13 maggio 2015

                                            Il Custode

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