La bambina si
è persa nel bosco
sul sentiero che odora di pioggia
tra le more, le bacche ed i faggi
e adesso non sa più tornare.
La sua veste è
un ritocco di luna
sopra la pelle di morbido latte
a piedi scalzi e la chioma leggera
come se fosse il manto del corvo.
Il suo pianto
scheggia i cespugli
desta un demone in esilio tra i castagni
ed il demone, come sa fare la brezza
scivola piano alle spalle di lei.
Ha un respiro
di brezza rovente
che si poggia sul capo della bambina
e lei si volta, lo guarda e sorride
poi gli tende la mano e un bacio.
<I tuoi occhi hanno un buon profumo
di bontà e di immensa saggezza…>
una lacrima sulla guancia del demone
mai nessuna lo aveva visto così.
<Non importa cosa dicono gli uomini
la presunta malvagità che c’è in te
i tuoi occhi hanno un buon profumo
riflettono un’anima di splendida luce…>
Frattanto,
nascosti in anfratti gelidi
pedofili ed orchi sono delusi
esseri ignobili nel buio profondo
non potranno artigliare la preda.
Ed il demone e
la bambina
attraversano i rovi dopo le tenebre
mano nella mano, come chi si vuole bene
come chi si protegge a vicenda.
Passano la
rupe dove sonnecchia il lupo
ed il laghetto di ninfee e di insetti
fino a dove ha principio il villaggio
fatto di rumori e di gente ignorante.
-Io non posso accompagnarti oltre
il mio posto è dove non c’è diffidenza…-
la bambina sa cosa egli intende
e si stringe con forza al suo petto.
Poi discende
la strada verso casa
ancora un istante in direzione di lui
e lo saluta con uno sguardo dolcissimo
le sue labbra adesso formano un cuore.
E scompare
nell’ombra, il demone
pedofili ed orchi sono adirati
nel suo letto, abbracciata all’orsetto
la bambina ora riprende a sognare.
N° 2902 - 13 maggio 2015
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento