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mercoledì 6 maggio 2015

ODE DI UN GATTO ALLA NOTTE

Ti amerò
disse il gatto alla notte
tanto e profondamente
quanto amo la magica luna
e sarai tutta dentro il mio sguardo
abituato a baciare le tenebre
mentre scosto via con le zampe
il crepuscolo che ti sbarra il cammino.

Così discreta e così misteriosa
tu dipingi la volta del cielo
sicché dentro i tuoi occhi di pece
adesso fai risaltare le stelle
che si chetano e tacciono
appoggiate sopra il tuo grembo
a contemplare le terre ed i mari
ad inseguire sogni e miraggi.

Ritto qui, sopra i comignoli
io sono un guerriero che vince
ed alzo il muso per assaggiarti
mi appago del tocco sottile
che il vento soffia e regala
alle mie vibrisse, al mio naso
lascio che distenda il sospiro
sul mio manto di oscuro velluto.

Di tetto in tetto
io salto per inseguirti
come io fossi un equilibrista
un saltimbanco dal medioevo
e ti ritrovo dentro una pozzanghera
dietro le luci dei lampioni invadenti
sotto il riflesso incantato
di questa magica luna.

Infine io mi nascondo
giusto per tenderti un agguato
ma tu mi avvolgi nel tuo mantello
io con un balzo ti sfioro le labbra
ed infine preparo le fusa
mi rendo ridicolo o forse buffo
ma il cuore palpita quando tu arrivi
come tempesta in cima all’oceano.

E scendo giù per le strade deserte
sono solo ma mi sento al sicuro
tu mi osservi, ammicchi e mi proteggi
e ti sento come madre e dopo moglie
oh, io lo so, sono un randagio
un sognatore senza fissa dimora
ma stretto ai tuoi fianchi dolci
io sento che la vita è pura poesia.

  N° 2898 - 6 maggio 2015

                                                  Il Custode

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