Non ho altra
meta
non ho alcun desiderio
io, solo e svogliato
sopra la rupe più alta
scosto via le nuvole
e riesco ad osservare lontano.
L’orizzonte è
bellissimo
ha sfumature e profumi
e sopra il manto del mare
accoglie vele e riflessi di sole.
Io, solo ed
annoiato
chiamo i gabbiani per nome
ma dal mio bunker distante
non riesco a toccare la sabbia
si vocifera che sia rovente
come se fosse già estate.
Un geco ora si
arrampica
sul costone della mia rupe
pare che debba dirmi qualcosa
e questo mi incuriosisce.
Allora io
scendo la valle
da qualche parte ci sei
tra la salsedine e la battigia
tu sei un’ombra dentro la luce
io, solo e contrariato
ti devo baciare ancora.
Non ho
alternative
per ritrovare un destino
sicché io voglio andare
dove i tuoi occhi mi vedono.
N° 2906 - 17 maggio 2015
Il Custode
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