che io tenevo con cura
sul principio degli occhi
sempre spersi a sognarti
nella spasmodica attesa
che tu diventassi reale.
E presi un foglio di carta
una matita appuntita
poi, senza guardare nulla
io disegnai il tuo viso
i lineamenti, il sorriso
persino la tua prima lacrima.
Quel pensiero che fosti
mi seguirà nelle notti
mi renderà disperato
ad ogni sguardo sul mare
ma preferisco morire
piuttosto che confessartelo.
Adesso il cuore fa male
a saperti tanto distante
dove non mi hai dato il tempo
per dirti tutto il mio amore
ma passerai anche tu
e sarai una cicatrice.
N° 4173 - 4 agosto 2020
Il Custode
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