sarò con il mio sguardo
a cercare emozioni sopite
smarrite all’orizzonte
in una notte di pioggia.
E giunge la eco
di un silenzio assordante
tacciono persino i gabbiani
quasi che essi sapessero
quanto sia grande il dolore.
Dove sarà la luna?
Era appesa al mio soffitto
al centro della volta del cielo
chissà se almeno lei
non abbia trovato l’amore.
Nelle mie tasche
ci tengo le ali piegate
ne controllo le sgualciture
che se non riuscissi a volare
potrei impattare l’oblio.
Mi fermo un istante
giacché sono talmente stanco
che se adesso spiccassi il volo
percorrerei pochi metri
prima che mi verrebbe il fiatone.
È ora di andare
c’è la falena ad attendermi
per una corsa nel nulla
noi abbiamo scommesso la vita
su chi sarà il primo a morire.
N° 4199 - 30 agosto 2020
Il Custode
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