lo faccio con un inchino
dopo sorrido all’amore
che non mi hai dedicato.
Bella, e dentro i miei occhi
importante quanto la luna
sublime più del delirio
che mi portò alla pazzia.
Chiedo venia al tuo viso
per ogni carezza sfuggita
mi pento per i baci rubati
alle tue splendide labbra.
Fosti la tentazione, il timore
che mi stringevano l’anima
la prima io la tenni a bada
l’altro divenne, ahimè, realtà.
Bella, in punta del cuore
tu ballasti simile al vento
e le onde d’un mare placido
applaudivano le tue movenze.
Adesso ti vengo a cercare
per un ultimo, misero addio
e mi congedo da te
come si fa con la vita.
N° 4181 - 11 agosto 2020
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento