sopra le strade di Carpi
con il gelo pungente
che restava in disparte
per non ascoltarci parlare.
Tu avevi tante parole
da riempire quaderni e pensieri
ed una bellezza sublime
che quando guardavo il tuo viso
tornavo indietro nel tempo.
Sul tuo giubbotto di pelle
fiocchi di neve insolenti
che dopo cadevano al suolo
e che noi, con i nostri anfibi
cercammo di non calpestare.
Ricordo ancora, e sorrido
quella patina sulle tue gote
era un miscuglio di rosa e vaniglia
che mi indirizzava ogni volta
al centro delle tue labbra.
Sembianze di strega Morgana
eppure eri talmente attenta
a non sciupare quel fiore
che, veloce, dalle mie mani
si posò a sfiorare i tuoi seni.
Un sogno, un amore gotico
o forse non era il destino
ma sopra le strade di Carpi
rimane per sempre un frammento
di questo mio stupido cuore.
N° 4193 - 22 agosto 2020
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento