e tra i rovi io cerco
ancora il tuo sorriso
lo avevo dentro i miei occhi
e l’ho lasciato cadere.
Il tuo silenzio
scendeva come l’inverno
e per quanto io mi coprissi
il freddo dentro le ossa
pareva non mitigare.
Per strada, nel buio
come un gatto io annuso
ogni singola stella cadente
una si impiglia nel cielo
quasi non voglia tornare.
Non mi importa del vento
che schiaffeggia il mio volto
sono un viandante notturno
e cerco sempre i tuoi passi
lontano da sguardi indiscreti.
Tu profumi di lago
profumi di amore raffermo
ed io ne ho usate le briciole
per farti trovare il sentiero
anziché sfamare lo scricciolo.
E mi manchi
giusto da quando ti ho avuta
sei un rimpianto fatto di sale
che si incolla alle mie ferite
ed al quale non so dire addio.
N° 3892 - 12 dicembre 2019
Il Custode
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