tutta la mia tracotanza
il desiderio malsano
di usare il tuo giovane corpo
nudo e senza difese.
Tra le pareti silenti
tra i mosaici e le croci
il mio peccato tremendo
che Iddio mi perdonerà
e che tu dovrai tacere.
Io sento che sei confuso
nei tuoi occhi aleggia timore
frattanto io mi concentro
sulla tua pelle soave
sul tuo adolescente profumo.
Le lacrime che stai versando
sono per me istigazione
a stringerti contro il mio petto
a carezzarti e baciarti
ancora e con più passione.
Sotto il mio saio, bambino
la mia deviazione sessuale
l’apoteosi della pedofilia
che, essendo io un religioso
nessuno mi potrà contestare.
N° 3881 - 2 dicembre 2019
Il Custode
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