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venerdì 13 dicembre 2019

UN RE SI E' PERSO

Dopo si alzò la nebbia
dalle fauci del lago
ed il canneto danzava
sotto il peso del vento
ed il cielo assai gelido
si sdraiò sulla pianura.

Fu un istante tremendo
di sgomento e di paura
che la banshee oltre i monti
tacque la sua litania
ed i lupi fuggirono via
veloci quanto il delirio.

Lo stregone raccolse
indizi e molliche di pane
e li mescolò nella ciotola
con l’assenzio e con il vino
e sul fondo si disegnava
sempre lo stesso, splendido viso.

Tra i merli del castello
l’ombra di un docile spettro
cercava ancora la luna
oscurata da nubi di pece
chiamava il proprio cuore
caduto in fondo al fossato.

Sicché si perse, un re
dentro un timido tuono
quello che dalla sua mente
scendeva fino alle segrete
dove tutto l’odio provato
diventava rimpianto e dolore.

Tutto ciò che rimase di lei
giaceva dentro la cella
e i topi e le formiche
si accanivano sopra i suoi resti
mentre, seduta in un canto
la sua anima guardava e piangeva.

  N° 3894 - 13 dicembre 2019

                                                      Il Custode

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