in un calderone di rame
tutti i ricordi, il mio dolore
ed ogni tuo falso sorriso
con le gocce delle mie lacrime
gli ho portati ad ebollizione.
Ho alzato alta la fiamma
giusto al pari della mia rabbia
ed il fumo che ne fuoriesce
è grigio ed alquanto amaro
ha il sapore nauseabondo
di quel tuo bacio d’addio.
Con il sangue della cottura
io annaffio i tuoi pensieri
e le tue parole inutili
appassiscono in un istante
soffocate dalla mia ira
dalla mia pozione di odio.
Non ho più molto da vivere
però prima che io svanisca
ti inviterò ad un ultimo brindisi
della mia bevanda velenosa
tu la sorseggerai ignara
e morirai insieme a me.
N° 3898 - 18 dicembre 2019
Il Custode
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