per attirare la luna
e raccontarle un amore
che ha imboccato la notte.
A piedi nudi, per strada
calpesta la sua solitudine
e pare oramai insensibile
alle moine delle falene.
Ombra di un antico sorriso
in un otre di disperazione
e nemmeno il vento potrebbe
scompigliare i suoi pensieri.
Le stelle non lo comprendono
il suo trasparente dolore
soltanto la quercia lo sente
e piange lacrime e foglie.
Da sola, dentro le tenebre
è un fantasma senza passato
un’anima che non ha futuro
imprigionata in un incubo.
Bella, e però non importa
triste quanto il suo destino
lei nel buio svanisce
e nessuno la vede tornare.
N° 3895 - 14 dicembre 2019
Il Custode
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