dentro i miei occhi
stretta fra le mie mani
e sentirti supplicare pietà
mentre ti colpisco con rabbia.
Si frantuma sotto i miei pugni
il tuo sorriso infingardo
la tua bellezza artefatta
e l’amore che ora prometti
è tardivo e poco credibile.
Hai lacrime sopra il tuo viso
e sangue sulle tue labbra
che scende, dopo rimbalza
sopra le rughe del parquet
nella nostra stanza da letto.
Maledetta e senza cuore!
Come potrei, io, pentirmi
del male che adesso ti rendo?
Perché sento ancora nell’anima
il gelo delle tue parole di odio.
N° 3901 - 20 dicembre 2019
Il Custode
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