icona di estrema bellezza
come potrei, io, non pensarti
nelle notti e durante i giorni?
Il delirio che mi percuote
mi conduce sempre al tuo viso
tu sei il silenzio nel buio
ed il piacere della solitudine.
Cosa ne sarà dei miei occhi
distante dai tuoi grandi seni?
Non c’è amore, né c’è poesia
che non abbia le tue sembianze.
Tu sei tela, sei un’opera d’arte
adesso scendi il tuo piedistallo
ed ogni tuo passo diventa vento
che mi inocula il tuo profumo.
Tendo la mia mano al tuo corpo
il movimento è impercettibile
e sento brividi, e provo l’estasi
la mia anima è tua prigioniera.
Tu sei il mio nero mistero
il mio viaggio senza ritorno
che dopo aver vissuto il tuo bacio
io, appagato, posso infine morire.
N° 3903 - 22 dicembre 2019
Il Custode
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