a questi tuoi occhi feriti?>>
Lei, in realtà, si attendeva
un semplice bacio d’addio.
Sicché, con l’anima spersa
pianse alcune gelide lacrime
poi tramutate in rugiada
dalle folate di vento.
<<Cosa avresti potuto dire
con quel tuo cuore arido?>>
Lei lo pensò così forte
che il pensiero diventò tempesta.
La solitudine era implicita
e quasi una liberazione
il sole si fece minuscolo
davanti alla notte in arrivo.
Lei raccattò la sua vita
i quadri, le scarpe e il rimpianto
e andò via senza voltarsi
perché farlo le faceva male.
E salutò il suo amato mare
assopito nel freddo di ottobre
sorrise ripensando il passato
e il futuro che non ebbe mai.
N° 3885 - 6 dicembre 2019
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento